Shadows of Brimstone rappresenta uno dei progetti arrivati in sede via KickStarter: grazie alla conpartecipazione di diversi membri abbiamo acquistato un buon 80% delle componenti proposte, dando piena fiducia alla Flying Frog anche alla luce degli altri titoli di questa azienda che abbiamo apprezzato in passato (Last Night on Earth, Invasion From Outer Space, Fortune and Glory).
Il gioco come sapete è un dungeon-crawl cooperativo ambientato in un Vecchio West, ma caratterizzato da una forte componente fantastico-orrorifica. I giocatori infatti si troveranno ad affrontare nelle varie missioni mostri di varia natura, in locazioni che variano dalla classica miniera, ad altipiani ghiacciati e paludi infestate.
Le meccaniche di gioco sono decisamente agili, in stile Flying Frog, e ne trovate ampia descrizione su BGG: riportiamo qui invece i nostri commenti diretti, nella speranza che vi possano aiutare nella decisione di acquisto di questo titolo.
Il materiale di gioco
La qualità del materiale Flying Frog è sempre molto alta, con colori brillanti, cartone piacevolmente spesso e miniature di buona qualità; proprio sul tema miniature occorre fare la prima e più importante precisazione:
tutte le minature devono essere assemblate in quanto sono fornite divise in vari pezzi. Già da solo il tema dell’assemblaggio rappresenta una decisa sopresa rispetto al passato, ma il problema si complica qui notevolmente in quanto la plastica con cui sono realizzate le minature è decisamente dura e quindi le parti da assemblare presentano quasi sempre dei residui dopo il taglio che è veramente difficile rimuovere, anche con taglierini e limette. Una volta assemblata la miniatura avrebbe bisogno di essere rinfinita riempiendo le fessure tra le varie parti e poi colorata: in tutta onestà in sede ci siamo fermati al puro assemblaggio, ma bisogna dire che il risultato finale non è ai massimi livelli. Durante il
KickStarter il tema assemblaggio era passato in secondo piano (non ricordo neppure se era stato citato, ma nel mare di commenti è facile perderne qualcuno) ma all’apertura della scatola bisogna essere preparati ad un buon lavoro di rifinitura. Le miniature, una volta completate, sono comunque belle e riescono a dare un buon feeling alla partita.
La sessione di gioco
SoB è nella sua essenza un dungeon crawler, quindi il team di giocatori si troverà ad affrontare un percorso alla ricerca dell’obiettivo delle missione corrente. In ciascuna delle due scatole ci sono 12 missioni, 6 base e 6 avanzate, abbastanza da garantire una buona varietà e rigiocabilità pur nella ripetuta meccanica di base. Una serie di carte evento aggiungono elementi imprevisti durante la missione, garantendo un’ulteriore differenziazione delle missioni (oltre al layout della mappa stessa). Nel complesso quindi l’esperienza di gioco è decisamente divertente, con una importante preponderanza delle fasi di combattimento rispetto all’esplorazione/indagine (a volte capita di arrancare nei corridoi completamente pieni di mostri, ma questo non è necessariamente un male).
Crescita dei personaggi
Il vero punto di forza del gioco emerge quando si giocano diverse sessioni consecutive, dando origine ad una vera e propria campagna: i personaggi hanno in questo modo la possibilità di migliorare i propri attributi (una classica crescita di XP), e per ciascun personaggio sono presenti diverse opzioni di crescita in termini di “azioni speciali”, permettendone una buona caratterizzazione.
Molto ben riuscita è poi l’interazione con la Città frontaliera dove i personaggi possono andare per acquistare nuove attrezzature, migliorare i propri skill e molto altro. Il gioco propone infatti una serie di locazioni dove potersi recare e ciascuna offre numerose opzioni personalizzate: a titolo di esempio il bandito potrà cercare di fare qualche piccola rapina per aumentare il proprio gruzzolo, mentre la ballerina nel saloon avrà altre opzioni… Ciascun locale poi pone qualche rischio potenziale: per esempio non è detto che il dottore riesca a guarirvi del tutto, magari vi lascerà una orrenda cicatrice… L’intermezzo tra le missioni vere e proprie diventa in SoB un vero e proprio gioco nel gioco, e spesso sono capitate qui le scene più divertenti della serata.
Anche per l’equipaggiamento è previso un percorso di upgrade: durante la partita infatti vengono raccolte delle Darkstones, pietre piuttosto pericolose (mettono a rischio di mutazioni) ma molto utili in quanto permettono di migliorare molte degli oggetti a disposizione dei giocatori nonchè di acquistare delle preziose munizioni potenziate, utilissime contro i boss finali.
Rigiocabilità
Come anticipato, la rigiocabilità del titolo è abbastanza alta: le missioni sono sufficientemente differenziate da non risultare ripetitive, le carte eventi cambiano spesso lo sviluppo di una partita, e ovviamente la parte del leone la fanno gli avversari. I vari “mostri” hanno caratteristiche differenti che implicano diverse strategia di difesa/attacco: al crescere dell’esperienza dei giocatori anche i mostri vengono potenziati, passando dalla versione base a quella “elite”, ovviamente più pericolosa. E’ proprio nell’area avversari che le espansioni danno il loto maggiore
contributo: il KS ha reso possibile la produzione di un gran numero di avversari differenti che permettono di creare situazioni di gioco decisamente differenti, sia nel normale svolgimento della partita sia nel gran finale con super boss quali l’amico qui a destra!
Le varie ambientazioni (miniera, altopiano ghiacciato, palude, terre desolate) diversificano in modo importante anche la fase di movimento ed esplorazione, sia per le regole specifiche sia per l’utilizzo di carte eventi specializzate.
Nel complesso quindi SoB è stato un ottimo acquisto,anche solo considerando le sole scatole base sulle quali questa recensione si è fondata:stiamo ovviamente aspettando con impazienza la prima ondata di espansioni che darà certo nuova energia al titolo.
Giudizio finale: 88/100
(Avrebbe potuto superare la soglia dei 90 punti, ma il tema miniature ha impedito a questo gioco di eccellere davvero sotto tutti i punti di vista)