La serata del 12 dicembre si è conclusa con vittoria automatica della Montagna, guidata con mano ferma da Gottardo Zancani che ha totalizzato alla fine del turno 1795 ben 32 punti vittoria: 10 AVP (4 per due elezioni vinte, 3 per aver lanciato una journée vittoriosa, 3 per aver decapitato il Re) 12 Punti Governo (2 a fine 1793, 5 nel 1794, 5 nel 1795) e 9 Punti Controllo Politico di territori.
Il fatto di non essere pressato dalla Guerra della Prima Coalizione ha permesso al Governo del Terrore di dedicarsi ai problemi interni della Francia. Circondata la Vandea con un cordone di Armate, il Comitato di Salute Pubblica, benché menomato dal passaggio di Carnot e Barére alla fazione Termidoriana, ha utilizzato i Deputati in Missione per sedare le rivolte periferiche innescate dai partiti fuorilegge.
La Gironda ha sollevato alcune grandi città ma in numero insufficiente per mettere in crisi il Governo.
Anche gli intrighi degli altri partiti hanno tolto qualche carta al Montagnardo senza peraltro ridurne la potenza. Una subdola operazione, imperniata sulla Festa dell’Essere Supremo, volta a screditare Robespierre si traduceva (complice il dado) in un trionfo personale dell’Incorruttibile che verrà attivato ben due volte nel turno.
Il timore di una journée del BOT Sanculotto che potesse chiudere la partita con il Terrore Rosso ha spinto l’Assemblea Nazionale a votare la Legge dei Sospetti: ciò ha permesso al Governo di incarcerare tutta la fazione degli Arrabbiati, tagliando le gambe alla possibilità di una sommossa.
E la successiva giocata dell’evento Fouquier Tinville ha portato al patibolo un gran numero di personaggi.
La sanguinosa repressione e lo scandalo della Compagnia delle Indie porta però ad una nuova scissione del partito montagnardo, con la costituzione della fazione degli Indulgenti, capeggiata dal Sindaco di Parigi Danton, che passa alla Palude.
Nell’ombra, i partiti della destra e del centro si organizzano per sfiduciare il Comitato di Salute Pubblica.
Ma la Montagna, con la sua ultima azione, attiva Vadier, il Grande Inquisitore, che spedisce alla ghigliottina i migliori oratori dell’Assemblea contrari al Terrore, Danton e Barére.
Nonostante ciò si arriva , nella fase del cambio di Regime, alla mozione di sfiducia contro il Comitato di Salute Pubblica: tutti i deputati intervengono nel dibattito (pioggia di dadi).
Alla fine, trascinata dall’oratoria di Robespierre, Marat e Saint Just, la maggioranza dell’Assemblea Nazionale rinnova la fiducia al Comitato di Salute Pubblica.
Rimane il Terrore. La Repubblica è Una e Indivisibile. Il turno (e la partita) si chiude con la vittoria automatica della Montagna.
PS: al termine della partita i perdenti sono andati a compulsare le poche carte rimaste nel mazzo degli eventi ancora da pescare: ed ecco tra le ultimissime carte la famigerata Guerra della Prima Coalizione
nonché Theresa Cabarrus, nostra Signora di Termidoro, carta indispensabile per riprogettare la caduta del Grande Comitato.